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Le Regionali a Melfi: Primeggiano Fratelli d’Italia e Lega, crollo nel baratro per il centrosinistra. I dettagli e le percentuali cittadine

Le elezioni regionali a Melfi
Alessia Araneo, è consigliere regionale. La coalizione di centro destra regge con Bardi oltre il 60% ed in città Fratelli d'Italia e Lega sono i partiti più votati. Nel centrosinistra crollo del Pd ed enorme delusione per Valvano. Questi i dati salienti di Melfi Città
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Partiamo dell’elezione di Alessia Araneo. Era la candidata di punta del Movimento 5 stelle in provincia di Potenza, e nonostante la perdita enorme dei consensi del movimento, che scendono a livello regionale al 7%, è riuscita ad essere la prima in provincia, ottenendo l’elezione. 843 i voti ottenuti a Melfi.

Restando in ambito di centro sinistra, Valvano (Alleanza Verdi-Sinistra-PSI)  si è visto superare al fotofinish da Bochicchio. Un’atroce beffa con il PSI che elegge un suo rappresentante ma che non è il segretario regionale. Eppure Bochicchio e Valvano, partivano praticamente alla pari, dopo i voti ottenuti nelle due città di appartenenza, Melfi ed Avigliano. Nel resto della provincia, Bochicchio ha materializzato il sorpasso. Su scala regionale Bochicchio ha dimostrato di essere più bravo e benvoluto del massimo rappresentante di partito, e sul filo di lana ha bruciato il segretario regionale. Un dato che la dice lunga su quanto i socialisti di Basilicata non si siano identificati nel proprio leader e non si sentano rappresentati da Valvano.

Chi sta messo davvero male è il Pd melfitano, ridotto a poco più del 4%. Dopo la debacle delle comunali, un’altra figuraccia di proporzioni bibliche. Un partito quasi in via di eliminazione, grazie alle ottuse strategie di chi lo governa. Lo avevamo svelato alla vigilia, il piano di non mettere candidati locali, per favorire Valvano e lasciargli un’autostrada parata. Una scelta che non ha fornito i frutti sperati e della quale dovranno dare conto a livello regionale i vertici locali, considerando anche che Molinari non è stato eletto per pochi voti e che sulla provincia di Potenza non è scattato il quorum. Se il secondo comune della provincia per numero di elettori, dove risiede il segretario provinciale ed il vice presidente provinciale, ottiene solo il 4%, c’è qualcosa che non quadra. A meno che non si ammetta una volta per tutte, come tutti a Melfi vociferano da tempo, che il vero capo del PD federiciano sia di fatto Valvano. Eppure nonostante i numeri eloquenti, e le sonore sconfitte, nessuno si dimette, e niente cambia.

Il centro destra melfitano ha giocato la sua partita. Bardi dovrà tener conto delle percentuali bulgare di Melfi, dove vola oltre il 60 %. Lega e FDL, i due partiti, presenti in consiglio comunale, ottengono ottimi risultati, come detto ben al di sopra della media regionale. Eppure non parliamo di partiti di consolidata tradizione a Melfi. Mariangela Giorgio (Lega), è la sorpresa melfitana di questa tornata. Superare i 1.000 voti è stata un’impresa non affatto scontata. Il vice sindaco Vincenzo Castaldi (FDL) con oltre 1.700 preferenze, è stato di gran lunga il più votato in città. Un dato che non va letto con superficialità. Basti pensare che 5 anni fa, a parti invertite era il centro sinistra di Melfi, forza di governo che aveva in campo i due candidati. Pietrantuono nel PSI del sindaco Valvano e Gubelli, ex presidente del consiglio del PD. In due presero quasi 1500 voti, molti meno di quanti ne ha presi Castaldi singolarmente in questa tornata.

martedì 23 Aprile 2024

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