Oggi intanto è previsto un incontro a Torino fra l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e i sindacati, sul futuro di tutti gli stabilimenti italiani.
Per la Uilm di Basilicata l’auspicio è che “si arrivi finalmente a definire la volontà di arrivare ad un accordo quadro che, per lo stabilimento di Melfi, deve prevedere l’assegnazione non solo di vetture elettriche ma anche di vetture ibride, in quanto ormai e’ evidente che il full electric vive ancora difficoltà nell’imporsi sul mercato”.
Per il sindacato “è finito il tempo degli annunci e dei contro annunci, è il momento che Stellantis ed il Governo definiscano insieme a noi un accordo quadro complessivo per i lavoratori di Melfi senza se e senza ma”.
Intanto la Fiom Cgil fa sapere che con una delegazione sarà a Torino venerdì 12 aprile per partecipare allo sciopero unitario del settore automotive proclamato da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqcf.
“I tavoli sui singoli stabilimenti – sottolinea la segretaria generale del Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, – non hanno portato a nulla. All’incontro al Mimit su Melfi Stellantis non ha risposto alle garanzie sociali, produttive e occupazionali per i suoi dipendenti e per quelli dell’indotto. Attualmente a Melfi le lavoratrici e i lavoratori sono tutti in contratto di solidarietà fino a luglio 2024. Per quanto riguarda i dipendenti di Stellantis -prosegue Calamita- si deve registrare che la maggior parte degli ultimi assunti a Melfi (i 1.800 dell’epoca del Jobs Act) sono già usciti con gli incentivi all’esodo”.