È la nota di un portavoce di Stellantis nella scorsa serata ad aver chiuso una giornata lunga e convulsa iniziata con l’annuncio del Ministro Russo di far slittare al 3 maggio il tavolo su San Nicola di Melfi convocato a Roma il prossimo 2 aprile. Una scelta dettata dalla Policy aziendale del Colosso dell’automotive che esclude la sua partecipazione ad incontri in cui siano presenti dei politici candidati, nel caso specifico il presidente della regione Vito Bardi. Nella tarda mattinata di ieri, sabato 30 marzo, il dietrofront del Ministero delle Imprese. La riunione si svolgerà come da calendario anche in assenza di Stellantis.
Immediata la reazione dei sindacati dei metalmeccanici: “(…) assolutamente indecente e fuori luogo l’assenza di Stellantis, i lavoratori non possono aspettare i tempi della politica in un paese in campagna elettorale permanente.”
In serata, a conclusione di un lungo pomeriggio a suon di polemiche, mediazioni e comunicati, la comunicazione dell’azienda: “Una delegazione ci sarà ma siederà esclusivamente ad un tavolo tecnico al quale ci saranno i rappresentanti ministeriali e quelli sindacali. Solo a elezioni avvenute – ha spiegato la multinazionale – parteciperemo ad un tavolo anche con la presidenza della Regione Basilicata.”
Dai sindacati un sospiro di sollievo. Che sia un tavolo tecnico politico poco importa, l’importante è che Stellantis ci sia e che finalmente si possa entrare nel merito di una discussione vera sul distretto di San Nicola. Intanto per i lavoratori, una Pasqua con all’orizzonte un futuro ancora incerto.