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Dopo Bologna, Modena, Torino e tante altre città importanti si aggiunge anche Melfi alla rete Italia30, complimenti!

Michael Logrippo
Michael Logrippo
Melfi è Città30
Melfi30 si aggiunge alla rete Italia30! Cittadini e cittadine lucani si organizzano per una città più vivibile
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Bologna, Carpi, Pesaro, Firenze, Modena, Torino, Ferrara, Lecce e… Melfi! Arriva la nona città nelle rete Italia30, e siamo orgogliosi che sia la seconda del Sud, e la prima dell’interno” – dice Alessandro Marchi, tra i fondatori di 30logna e responsabile dell’ampliamento della rete, che commenta la decisione di creare un bel gruppo di associazioni e gruppi lucani per impegnarsi nel miglioramento della vita nella città che ospita uno dei più grandi impianti produttivi automobilistici.
Bisogna restituire ai cittadini quegli spazi che nel corso del Novecento sono stati sottratti alla collettività per diventare solo zone di transito automobilistico o di parcheggio, anziché luoghi di vita. L’obiettivo di Melfi30 è far sì che la città sia meno auto-centrica e più a misura di persona. La mobilità urbana ha diverse opzioni: il trasporto pubblico, l’uso della bici, la possibilità di camminare, naturalmente in sicurezza. L’impegno è stimolare l’evoluzione della città con progetti di mobilità sostenibile, ed ottenere ascolto e azioni da parte dell’Amministrazione Comunale di Melfi. Il gruppo riunito attorno al progetto – continua Marchi – è variegato ma coeso: l’Università Popolare Nitti, Team 010 Bike, Bramea Vultur Runners, Vultour Bike, Centro Sportivo Italiano, e l’Archeoclub sono tutti assieme per sostenere gli stessi obiettivi.
Sempre più sono le cittadine e i cittadini che chiedono strade più sicure, luoghi di scambio culturale, spazi verdi e ambienti meno inquinati – continua Marchi – la Città 30 incarna la città delle persone, rappresentando molto di più di una semplice limitazione della velocità. E come tale dev’essere implementata dalle Amministrazioni che scelgono questa via. Pu rtoppo stiamo vedendo come la speculazione politica pre-elettorale del Ministro dei Trasporti stia creando rallentamenti e confusione oltre a prefigurare spese e tempistiche elevate per i Comuni. Davvero non c’era bisogno di una speculazione simili sulla pelle dei cittadini. La situazione è resa ancor più grave dalla proposta di un nuovo Codice della Strada, che è stato subito ribattezzato Codice della Strage. Siamo certi che anche a Melfi l’opposizione sia forte.”

C’è un grande entusiasmo in queste ore – racconta Giosuè Pierpaolo Catapano, uno dei coordinatori della rete di Melfi30 – da qualche tempo stavamo lavorando per rendere la nostra città più vivibile. Nella rete di Bologna30 abbiamo trovato il supporto di cui avevamo bisogno per dare la spinta decisiva alla nostra proposta. In tutta Europa le città 30 funzionano, siano esse di qualunque dimensione, non vediamo ragioni perché non debba essere così anche a Melfi.”

Giosuè Pierpaolo Catapano

Melfi è la città con la fabbrica di auto più grande d’Italia, è la città dove Federico II ha promulgato il primo libro di leggi organiche di uno Stato, le Costituzioni Melfitane. Non c’è la complessità urbanistica, il traffico, le polveri sottili e gli incidenti di Napoli, Roma, Lecce, ecc. ma si può e si deve evitare il degrado insano e insostenibile che scaturisce per le auto che occupano lo spazio vitale delle persone. All’orizzonte c’è anche:.
– essere un esempio per la Basilicata produttiva, coltivata, sana, inclusiva, per i capoluoghi;
– ispirarsi alle medie e piccole cittadine italiane ed europee che hanno scelto di dare più spazio alle persone;
– innescare un ciclo microeconomico virtuoso.
Nella rete Italia30, Melfi è per ora la città più piccola ed ha grandi margini di miglioramento in termine di visibilità, attrattività, residenzialità, turismo. Nel logo compare la frase “una città per tutt*“, per tutti gli utenti, per tutte le persone, che è il vero senso, al di là del numero 30.

Il logo pubblicato anche da “30logna”

Melfi30 è CITTA’ DELLE PERSONE dove le strade sono condivise tra tutti, come recita il Codice della Strada nei principi generali:
– Ai fini dell’applicazione delle norme del presente codice si definisce «strada» l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
– La circolazione dei veicoli, dei pedoni e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano ai princìpi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione; di promuovere l’uso dei velocipedi.
 Allo scopo di rendere lo spazio urbano più vivibile, le Amministrazioni Comunali possono mettere a punto il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Come evidenziano molti cittadini, le nuove regole vanno a braccetto con:
– la comunicazione;
– la formazione della Polizia Municipale;
– i controlli, specie nelle fasi iniziali;
– l’incentivazione del trasporto pubblico;
– l’adeguamento progressivo nel tempo delle strade;
– l’educazione nelle scuole.
Insomma lo spazio pubblico va reso democratico e a misura d’uomo, senza obblighi assoluti di utilizzo dell’uno o dell’altro mezzo, che si completano in senso intermodale. Le zone 30 servono a privilegiare le funzioni propriamente urbane (residenziali, commerciali, ricreative, ecc.), facendole prevalere sulle esigenze del traffico motorizzato.

mercoledì 20 Marzo 2024

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